Privacy Policy Termini e Condizioni IDROMELE - Aqvilifer

IDROMELE

ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!

Poesia inebriante nella coppa prosperosa di una bevanda secolare. ricchezza e dolcezza del miele, nasce l’Idromele.

Idromele: una bevanda prodotta con la doclezza del miele. Grazie amiche Api!

Il Nettare degli Dei

Il Miele è uno degli alimenti le cui proprietà benefiche sono riconosciute da migliaia di anni.

Dagli scritti di Aristotele al ricettario di Apicio, dalla Bibbia a Madame du Barry ultima sfortunata amante di Luigi XV, tutti hanno esaltato le virtù del miele. I Greci lo considerarono l’equivalente terreno del nettare e dell’ambrosia, alimenti di cui si cibavano gli Dei dell’Olimpo, poichè donava all’organismo poteri curativi e fortificare il corpo.

1) Associazione Produttori Apistici Umbri

2) L’Idormele: Le Chimere


Hydromèli

L’idromele è una parola identificabile con il nome latino HYDROMÈLI e viaggiando in direzione Nord Europa, troveremo la parola poetico-runico: MEDU.
Medu racchiude le rune MAN, EH, DAG, URI. (uomo, cavallo, giorno nel punto più alto, uro forza primitiva) ed il significato poetico è “Magia del potere della trasformazione primordiale”.

Grande importanza ha avuto  nella cultura norrena (scandinava) precristiana, dove nella letteratura e nella mitologia viene rappresentata come la bevanda dei re, la preferita del Dio Odino e di altre creature sovrumane (come la mitica fiera Ofiulco).

La leggenda racconta che due nani Fjalarr e Galarr uccidano il cantore Kvasir, raccolsero il suo sangue in alcune coppe e lo addolcirono con il miele che fermentò dando e origine all’ idromele capace di dare sapienza e poesia a chiunque lo bevesse. Altre saghe, invece narrano di Thor, Dio del tuono che sottrae il MET (idromele) ai giganti forando la montagna e trasformandosi prima in serpente e poi in aquila, seducendo la figlia del gigante che ne era la custode.

Le popolazioni Maya ed Egizie, conoscevano questo alimento prodotto dalle api operaie.

Idromele dei Faraoni

In Egitto, oggi come molti secoli fa, la tradizione culturale egiziana racconta quel rito propizio di servire del miele durante i banchetti nunziali. L’alimento offerto, infatti, contiene vitamine del gruppo B, A, E, K, C, alcuni sali minerali benefici per la salute sessuale e zuccheri facilmenti assorbiti, necessari per la produzione del liquido seminale e per avere una forte carica sessuale.

L’idromele è una bevanda che ha superato secoli di Storia e ancora oggi si produce, ottenendo dalla fermentazione del miele in un composto a base di acqua ed alcol, al quale vengono aggiunte cannella, chiodi di garofano e scorze di limone. Una volta fermentato viene riposto in botti di rovere a riposare per un anno prima di essere degustato come aperitivo o bevanda da dessert.

Purifica, disseta, regola, refrigera e cicatrizza, da sempre usato per scopi curativi e anche nel campo della cosmesi è consigliato dalla civiltà sumera, dalla medicina ayurvedica e addirittura dalla grande Cleopatra.

saggezza medica del grande Ippocrate

Ippocrate e le proprietà benefiche del miele
Ippocrate di Coo – Nato nell’isola di Coo, 460 a.C. e Morto nella città greca di Larissa, 377 a.C.

La tradizione vuole che il miele fosse prescritto ai novelli sposi per garantire una dolcissima luna di miele. Era già consigliato da Ippocrate per stimolare l’energia sessuale.
Ed addirittura l’espressione Luna di Miele pare risalga al tempo dei babilonesi dove per l’occasione vi era l’usanza di regalare alle coppie di sposi una quantità di idromele (un liquore al miele) sufficiente per un mese, poichè si riteneva che tale bevanda assicurasse fecondità.

Nonostante l’origine babilonese non sia poi così certa, nell’antica Roma era consuetudine regalare idromele o simili bevande ai novelli sposi, usanza continuata poi in epoca Medievale.

Honey moon

Ma l’espressione “luna di miele” ben si sposerebbe è il caso di dirlo con simili terminologie che troviamo in molte altre lingue, come ad esempio Lune de miel in francese, Luna de miel in spagnolo ed nell’inglese honeymoon. In gallese mis mêl e nell’arabo shahr el ‘assl sono usate locuzioni che tradotte letteralmente significano “mese di miele”, che ovviamente ha lo stesso significato. Ma c’e’ ancora un’altra ipotesi sul suo significato e la si fa risalire all’epoca medievale, quando una donna contraeva matrimonio portava in dote del miele vivanda costosa e simbolo di ricchezza e, la prima sera che passavano insieme gli sposini, veniva chiamata ‘Luna di miele’ proprio in riferimento a questo miele e al fatto che la donna fosse considerata lunare, perché la durata del ciclo femminile è come quella delle fasi lunari.

Idromele Afrodisiaco

In Perù, il “chuchuwasi”, è usato come afrodisiaco ed è una sorta di idromele che si ottiene dalla macerazione di queste radici nel miele’ ma è probabilmente il più conosciuto di tutti i rimedi della foresta pluviale ed inoltre e’ utilizzato anche come anti-reumatico e in medicina miorilassante. Che il miele sia un afrodisiaco è scientificamente provato da una ricerca condotta dall’Oxford University dove, un’equipe di studiosi guidata dal professor John Stanley consiglia la consumazione di sandwiches a base di ricotta, fichi, arance e miele magica combinazione del panino ideale da mangiare prima di un incontro amoroso. Alla base di questo forse azzardato accostamento c’è però uno studio serissimo, che trova la sua ragion d’essere in epoche lontane. Nell’antica Grecia i fichi aumentavano la fertilità mentre nella tradizione medioevale il miele era elemento base utilizzato nella preparazione di numerosi elisir d’amore.

INGREDIENTI

  • 3 L. di acqua;
  • 2 Kg. di miele;
  • Lievito di Birra 1 cucchiaino;
  • Zucchero di canna 1 cucchiaino.

Preparazione dell’Idromele

di Madonna Kathassia da Florentia

Riscaldare 3 L. di acqua di fonte in una pentola,

prima che arrivi all’ebollizione abbassare la fiamma e versare 2 Kg. di miele lentamente. Far bollire dolcemente per dieci minuti, poi spegnere e far risposare fino a che raggiunga la temperatura ambiente.

Versare il composto in una damigiana da 5 L.

In mezzo bicchiere di acqua tiepida mescolare un cucchiaino di lievito di birra ed un cucchiaino di zucchero di canna. Quando comincia a sciumare vesare il tutto nella damigiana e riempire con acqua.

  • Chiuderla con un tappo colmatore e far fermentare per cinque settimane.
  • Filtrare ed imbottigliare, far risposare per un minimo di quattro mesi.

Nota: a seconda del tipo di miele che si utilizza si ottiene un idromele dall’aroma particolare.

È consigliabile sia mettere a fermentare che imbottigliare l’idromele con la luna vecchia,

possibilmente nella fase dell’ultimo quarto.

Dieta Mediterranea

Sito Web: Ricettario Medievale

Ricettario: Assaggi di Medioevo – il ricettario medievale di

Madonna Kathassia da Florentia

Blog Aqvilifer: Ricette e Tradizioni del Fantasma

ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!

ATTENZIONE! Regole da rispettare per far nascere un confronto di amanti della Storia con l’obiettivo di sperimentare l’arma della valorizzazione Territoriale per la difesa del Retaggio Culturale e il Mos Maiorum.

Reenactor Luca Caponi