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ASSASSINS CREED

ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!

Assassins Creed: Aquila Urlante nella Storia secolare

Un prezioso libro della mia personale libreria.

ASSASSINS CREED

PROLOGO DEL FANTASMA

Condottiero e Troubadour nel cuore della Madre Italia.

Un castrum per palcoscenico, dei cavalieri come attori e la Borgia che assiste alla rutilante azione.

Allora l’audacia Lucrezia

assumerebbe a far suo il portamento di Minerva e alle sue calcagna, come levrieri al guinzaglio,

la fame, il ferro e il fuoco ardente di mille battaglie,

esplode in una inebriante furia vendicatrice pronta per entrare in azione.

Ma perdonate, pubblico cortese,

la scarsa e umile ispirazione che hanno l’ardire

di voler rappresentare su questo indegno Castrum, una Storia così epica.

I. Questo palcoscenico, può forse contenere le sconfinate vallate d’Italia?

II. Possiamo forse far entrare in questo cerchio di pietre, arroccate sulla collina,

anche i soli elmi che quel giorno marciavano con impeto e coraggio contro il barbaro invasore?

III. Può contenere, in questa misteriosa arena,

gli intrighi di corte, tradimenti e amori con quella politica incestuosa?

Ah, perdonateci! Perché un plebeo, raccontando le antiche guerre che ha vissuto in diversa guisa, con diversi nomi ma tutti Voi, rappresentate il Retaggio Italiano.

Lasciate dunque a Noi, l’arduo compito in questo grande rendiconto, di fare appello alle forze della vostra immaginazione, poiché sarà Lei ad armare i nostri Imperatori e con grido di guerra, esultano gli uomini dall’alto dei loro orgogliosi confini, divisi solo da un periglioso Rubicone. Conducete, le eroiche armate per ogni dove, bruciando i tempi e compensando gli eventi di molti anni in un voltar di clessidra: e proprio questo fine fatemi fare in questa Storia, la parte di Cicerone; ed Io, da prologo, implora da Voi umilmente di impugnare la divina pazienza, perché ascoltiate cortesemente e siate indulgenti con il nostro spettacolo.

IL CREDO DEGLI ASSASSINI

« Quando gli altri seguono ciecamente la verità, ricorda: NULLA È REALE

Quando gli altri si piegano alla morale e alle leggi, ricorda: TUTTO È LECITO. 

Agiamo nell’ombra per servire la luce. Siamo Assassini. Nulla è reale, tutto è lecito.  »

“Dire che nulla è reale significa comprendere che le fondamenta della società sono fragili, e che dobbiamo essere i pastori della nostra stessa civiltà. Dire che tutto è lecito, invece, significa capire che siamo noi gli architetti delle nostre azioni, e che dobbiamo convivere con le loro conseguenze, sia gloriose, sia tragiche.”

Assassins Creed: RINASCIMENTO

Assassins Creed: Rinascimento Italiano
Un prezioso libro della mia personale libreria.

Assassin’s Creed – RinascimentoOrdina sul Giardino dei Libri

Autrice Oliver Bowden 

Anno di Nostro Signore 1459

La nostra avventura inizia a Firenze con il diaciasettenne Ezio Auditore, nella sua prima impresa combattendo contro il suo rivale, Vieri de’ Pazzi. Il padre di Ezio, Giovanni Auditore è un Assassino e un banchiere rispettato nella Firenze rinascimentale. Tempi oscuri e di tradimenti colpivano con una inaudita potenza la Famiglia Auditore, dopo che una missiva fallita nella consegna, è giunta nelle mani del gonfaloniere Umberto Alberti. Una lettera scritta dal padre di Ezio per il nobile Lorenzo De Medici, per avvertirlo di un colpo di stato nella politica fiorentina ma i tempi stringono come il cappio sul collo sul patibolo dove troviamo il padre di Famiglia Giovanni, e i fratelli di Ezio: Petruccio e Federico.

Ezio, aveva il compito di consegnare la lettera a Lorenzo De Medici ma quando scopre che il nobile non era nel suo palazzo, raggiunge il gonfaloniere Alberti, con la speranza di scagionare la sua Famiglia dal terribile destino. Da questo momento, il Tempo si fermò negli istanti in cui gli occhi di Ezio, guardava il traditore annunciare al popolo fiorentino, le false accuse contro il padre e i fratelli, facendo cenno al boia di procedere all’esecuzione pubblica, condannandoli a morte. Il gonfalonere brucia le prove scritte nella missiva e da ordine di catturare Ezio. Il giovane, istitntivamente fugge e raggiunge a cavallo Monteriggione.

Assassins Creed a Monteriggioni

Fortezza di Monteriggioni
© Monteriggioni. Data 27 Giugno 2015  – Fotografo amatoriale Luca Caponi

Rievocazione Storica: MONTERIGGIONE MEDIEVALE

Monteriggioni è una fortezza pesantemente armata e difesa. Un luogo sicuro nelle mani del comandante e Signore Mario Auditore, suo zio da parte di padre. Il giovane, porta con se la madre e la sorella Claudia a Monteriggioni, dove vengono accolti calorosamente dallo zio, scoprendo le sue origini da Assassino.

I giorni passarono dallo zio, ed Ezio scopri le motivazioni della morte dei suoi famigliari. Imparò a conoscere la verà identità del suo defunto genitore, dove la maschera del banchiere diventò un letale Assassino, seguendo il credo dell’antica setta degli ismailiti nella fortezza di Alamūt e di Masyaf. La luce della verità brillò nello sguardo del giovane Auditore, apprendendo dallo zio, la guerra secolare tra gli Assassini e i cavalieri dell’Ordine Templare, dal medioevo al rinascimento per dare inizio alla congiura, che ha portato un Apocalisse nel cuore della Famiglia Auditore e in tutta Firenze.

Ezio, vendicò la morte del padre e dei fratelli, uccidendo il gonfaloniere Umberto Alberti, Vieri De Pazzi e una lunga lista di Templari. Nel suo viaggio nelle principali città italiani, Ezio incontro amici e alleati: Leonardo Da Vinci e Niccolò Macchiavelli. Una misteriosa mappa, porterò l’eroe fiorentino nella Città Santa: Roma. Nel Vaticano, Ezio affronterò il capo templare Rodrigo Borgia, diventato pontefice con il nome di Alessandro VI. Nella battaglia il Papa, rimane ferito ma riuscirà a sopravvivere.

Assassins Creed: FRATELLANZA

Assassins Creed: Fratellanza
Un prezioso libro della mia personale libreria.

Assassin’s Creed – FratellanzaOrdina sul Giardino dei Libri

Autrice Oliver Bowden 

Ezio, tornato a Monteriggioni, ha il compito di fare rapporto allo zio e ai suoi alleati, sulla situazione geopolitica attraverso l’eliminazione dei Templari, che avevano un collegamento diretto con il pontefice.

Monteriggioni sotto il giogo dei Borgia

La notizie di Alessandro VI, ferito ma ancora forte nella sua determinazione, porterà ad una invasione sulle terre toscane. Il giovane Auditore, dopo una notte di passione con l’amante e alleata Caterina Sforza, ricevettero una palla di cannone, che annunciava l’imminente assalto delle truppe pontifice, comandate da Cesare Borgia. L’assedio è stato innescato da un fuoco martellante delle artiglierie. La fanteria avanzava rapida verso la fortezza, usando ogni mezzo bellico per superare le mura e sfondare il portone principale. Lo scontro tra le truppe del Borgia contro i difensori di Monteriggioni, si trasformò in un Apocalisse di morti e feriti tra soldati e civili ma alla fine l’esercito invasore trionfò, entrando vittorioso nella fortezza distrutta.

Cesare Borgia, impugnò un’arma da fuoco e sparò a Mario Auditore, uccidendolo.

Ezio, rimasto ferito durante la battaglia, decise di portare in salvo gli abitanti e la sua famiglia attraverso dei cunicoli sotteranei della Roccaforte, con il desiderio di vendicarsi, cavalca verso Roma per tagliare la testa al serpente, che rappresenta la stirpe dei Borgia e tutto ciò che rappresenta la politica templare.

A Roma, la città eterna di un Impero decaduto da secoli, nel 1503 si trova sotto il giogo tirannico dello Spagnolo, ed Ezio trovò corruzione, fame, disperazione, morte in un territorio distrutto moralmente e psicologicamente. Il fronte economico spezzato dal terrore e dalle gabelle sempre più mirate per colpire i cittadini romani. Le casse del Vaticano si riempivano per finanziare le imprese belliche di Cesare Borgia.

Il Rinascimento italiano e in particolare a Roma,

possiamo spiegare gli eventi utilizzando alcuni e precisi versetti dell’Apocalisse,

descrivendo il potere dei 4 Cavalieri, che partivano dalla Città Eterna e avanzavano in tutti i punti cardinali della penisola italiana, portando Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte, adottando una strategia bellica:

TERRA BURCIATA.

Assassins Creed: APOCALYPSIS

1 Poi vidi quando l’Agnello aprì uno dei sette sigilli e udii una delle quattro creature viventi, che diceva con voce come di tuono: «Vieni». 2 Guardai e vidi un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un arco; e gli fu data una corona, ed egli venne fuori da vincitore, e per vincere.

Apocalisse 6,1-2

3 Quando l’Agnello aprì il secondo sigillo, udii la seconda creatura vivente che diceva: «Vieni». 4 E venne fuori un altro cavallo, rosso; e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada.

Apocalisse 6, 3-4

5 Quando l’Agnello aprì il terzo sigillo, udii la terza creatura vivente che diceva: «Vieni». Guardai e vidi un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. 6 E udii come una voce in mezzo alle quattro creature viventi, che diceva: «Una misura di frumento per un denaro e tre misure d’orzo per un denaro, ma non danneggiare né l’olio né il vino».

Apocalisse 6, 5-6

7 Quando l’Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce della quarta creatura vivente che diceva: «Vieni». 8 Guardai e vidi un cavallo giallastro; e colui che lo cavalcava si chiamava Morte; e gli veniva dietro l’Ades. Fu dato loro potere sulla quarta parte della terra, per uccidere con la spada, con la fame, con la mortalità e con le belve della terra.

Apocalisse 6, 7-8

I Patrioti Romani

Il piano strategico della Confraternita degli Assassini è liberare i territori romani sotto il giogo dei Borgia, iniziando a reclutare patrioti tra il popolo, individuando cittadini perseguitati e oppressi dalla politica papale, ma determinati a cambiare la Storia, impugnando le armi nel nome della Libertà contro i tiranni.

Il nuovo esercito di Patrioti, guidati dal valoroso Ezio Auditore, avanzavano con determinazione in ogni luogo della città e con uno studio mirato degli obiettivi ed eficacia precisione nella eliminazione dei capi fazione templare con la resa senza condizioni, delle ultime sacche di resistenza ancora fedeli al comandante delle truppe papali, chiamato il Valentino.

Ezio, assiste all’omicidio di Alessandro VI, da parte di suo figlio Cesare Borgia. Lucrezia Borgia, presente nella stanza in cui suo padre, il papa morì avvelenato da una mela, nel terrore e in preda ad uno shock degli eventi drammatici, Ezio presentandosi davanti a lei, riuscì ad ottenere informazioni preziose su dove si trovasse suo fratello. Il luogo è la Basilica di San Pietro, per la precisione nel Cortile del Belvedere.

Cesare Borgia con i suoi soldati, era pronto ad aspettare l’Assassino.

Un furioso combattimento, in cui l’Auditore ferisce e uccise i soldati. Distrutta la resistenza militare del Borgia, interviene l’alleato Fabio Orsini, dichiarando gli atti d’imputazione per omicidio del Santo Padre, il Papa Alessandro VI e per l’incesto con sua sorella Lucrezia, arrestando Cesare Borgia.

Assedio alla Città di Viana

In catene e sotto scorta militare, il Borgia viene imprigionato nel Castillo de la Mota, in Spagna, nel 1504. Nel 1506, il Valentino riuscì a fuggire dalla sua cella con il supporto del suo alleato Micheletto Corella, che gli fornì una fune. Furono inseguiti dall’Assassino Ezio Auditore e Niccolò Machiavelli, che però non riuscirono a catturarlo. Cesare Borgia si recò poi presso il cognato, il re Giovanni III di Navarra, per ottenere il suo aiuto. Ottenne, il comando di un esercito per conquistare la città di Viana ed è proprio in questo assedio militare, incontro il suo avversario armato con la secolare lama celata, simbolo della Confraternita degli Assassini, utilizzando nello scontro armato la spada per affrontare il generale Borgia.

Dopo un estenuante e abile combattimento ad arma bianca, Ezio Auditore sconfisse in duello Cesare Borgia, ottenendo una schiacciante vittoria in questa guerra durata troppi anni, per un giovane fiorentino, che ha visto morire i suoi fratelli e suo padre per mano di una Famiglia “catalana”, stranieri venuti in Italia a portare guerra e tribolazioni alla popolazione.

Questa grande vittoria, l’Auditore divennte Mentore della Confraternita degli Assassini.

Assassins Creed: REVELATION’S

Assassins Creed: Revelations
Un prezioso libro della mia personale libreria.

Assassin’s Creed – RevetationsOrdina sul Giardino dei Libri

Autrice Oliver Bowden 

L’ultima aventura di Ezio, avviene nella lontana Costantipoli, combattendo i Templari e scoprendo le origine della Confraternita, visitando la grande libreria a Masyaf, costruita da Altair ibn-La’Ahad dove l’antico mentore risposa in pace. Una preghiera e riflessione navigavano nella mente di Ezio.

Uscito dalla cripta, si unì alla sua comagna di avventure, la libraia Sofia Sartor.

Insieme, tornarono a Firenze per festeggiare la vittoria sui nemici e ottenere un meritato risposo, coltivando la vigna nella sua casa nelle campagne toscane. Dopo il matrimonio, i due sposi avranno due figli: Marcello e Flavia. Morirà serenamente a 65 su di una panchina di Piazza Duomo a Firenze, durante il giorno di mercato, quando Sofia con i bambini, facevano acquisti nelle varie botteghe di generi alimentari. Questo evento, viene raccontato nel cortometraggio Assassins Creed: Embers.

ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!

ATTENZIONE! Regole da rispettare per far nascere un confronto di amanti della Storia con l’obiettivo di sperimentare l’arma della valorizzazione Territoriale per la difesa del Retaggio Culturale e il Mos Maiorum.

Reenactor Luca Caponi