Privacy Policy Termini e Condizioni COMBATTIMENTI CORTESI - Aqvilifer

COMBATTIMENTI CORTESI

ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!

Combattimenti cortesi: Equites Ludos Medievale
Opera del pittore tedesco Albrecht Durer (1471 – 1528)

Ex Informātĭonis: BLUE DRAGON

Equites Ludos

I combattimenti cortesi dal Medioevo all’epoca delle Rievocazioni Storiche.

II gusto della mascherata, dello spettacolo, non era, del resto, limitato alla festa.

Negli stessi scontri del torneo, per esempio, si ricorreva a “effetti” particolari per aumentare la sensazione, e rendere maggiore l’attrazione simulando il più possibile una cruenta realtà. Fra l’altro, nelle giostre fra due contendenti era assai apprezzato l’utilizzo di questo trucco: sul pettorale dell’armatura veniva disposta, abilmente dissimulata, una fiaschetta di pelle contenente vino o sangue di qualche animale

(di solito una gallina) la quale, colpita ad un certo momento dello scontro,

lasciava uscire il liquido che conteneva in modo da far credere al cavaliere colpito,

di essere gravemente ferito.

Come già si è detto, mentre le giostre erano scontri fra due soli avversari, i tornei si svolgevano fra più fazioni di cavalieri: essi avvenivano senza barriera e costituivano lo spettacolo più atteso dal pubblico. I cavalieri si disponevano su due file, una di fronte all’altra a una distanza inferiore a quella di un tiro di balestra; dato il segnale, essi si precipitavano al galoppo al centro del campo e la meslee, la mischia, aveva inizio.

Combattimenti a singolar tenzone

A questo punto va ricordato che si effettuavano anche combattimenti a piedi e che scontri di questo tipo erano piuttosto frequenti nei tornei.

I tornei medievali,

venivano combattuti con un’armatura speciale, munita del “tonello

(una specie di gonnellino metallico che si agganciava intorno alla vita

a maggior protezione del ventre);

sempre a maggior protezione del ventre, quando non veniva usato il tonello, la parte mediana dell’armatura era ulteriormente rinforzata con una specie di braghetta.

Savoje bonnes nouvelles

Durante il combattimento a piedi

venivano impiegate armi come lo spadone a due mani o a una mano e mezza, e la mazza.

Questo tipo di contesa fu assai amata da un grande sovrano,

Enrico VIII d’Inghilterra, che lo praticava con regolarità e studiava di volta in volta

le migliorie da apportare all’armatura.

Combattimenti medievali nel regno delle nanotecnologie

Ma non è adire che, con la loro abolizione, giostre e tornei siano del tutto scomparsi:

i duelli, tanto in voga nel XVIII e XIX secolo, i vari tipi di gara che si usano ancora ai giorni nostri ne sono i derivati, gli elaborati, e certo non sono meno cruenti dei loro antenati; anzi, forse a morti e feriti oggi stiamo molto peggio di allora perché spesso, troppo spesso, anche il pubblico rimane coinvolto del tutto innocentemente.

Autentico cimelio di età perdute, rimasto intatto sia pure dopo che tanti secoli sono trascorsi, è invece un tipo di giostra che si corre tuttora in Toscana in quella stessa Piazza Grande di Arezzo in cui veniva corsa nel XIV e XV secolo:

La Giostra del Saracino.

Si tratta, oggi, di uno spettacolo folcloristico che attira ancora un grande pubblico così come lo attirava nel Medioevo. Esso deriva da un tipo di giostra diffusa fino al XVII secolo in tutta Europa e conosciuta con il nome di “quintana“.

Quintana Italiana

La Quintana (ma anche “buratto” o “saracino” ) era chiamato un fantoccio di legno raffigurante di solito un turco con turbante e barbaccia, che con un braccio (rigido) reggeva uno scudo di legno e con l’altro (articolato) una lunga mazza piuttosto pesante; questo fantoccio era montato su un perno

in modo da ruotare su se stesso e veniva posto al centro di un grande spiazzo.

Combattimenti del Dio Martis Ultoris de Fulginium

Quintana di Foligno

I giostranti a cavallo e armati di lancia, dovevano galoppargli contro a gran velocità e colpire correttamente il centro dello scudo sottraendosi poi con abilità alla mazza che il fantoccio, costretto a ruotare velocemente dal colpo, faceva turbinare tutt’intorno a se: e spesso, nonostante agili contorsioni e un galoppo sfrenato, il cavaliere veniva (e viene!) disarcionato da una violenta mazzata fra le spalle.

ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!

ATTENZIONE! Regole da rispettare per far nascere un confronto di amanti della Storia con l’obiettivo di sperimentare l’arma della valorizzazione Territoriale per la difesa del Retaggio Culturale e il Mos Maiorum.

Reenactor Luca Caponi