ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!
I BARBARI…dal libro: a Castel Ritaldi – tra storia, arte e poesia di Mario Tabarrini (1954)
Barbaricus in Castrum. Conquistarono importanti centri militari, amministrando i territori italici con saggezza e le più alte virtù dei nobili cavalieri.
I primi barbari, che batterono la Flaminia per raggiungere Roma (allora la Flaminia passava a Beroide), operarono razzie nei paesi attigui.
La gente terrorizzata fuggì sui monti.
Barbaricus in castrum et summus pontifex
Papa Gelasio nel 492 scriveva:
La pianura spoletina è spopolata e inselvatichita. Potrebbe essere avvenuto con gli Ostrogoti di Teodorico, che si stanziarono a Spoleto: avevano lasciato le loro fredde regioni del nord germanico ed erano venuti con esercito, donne, bambini e masserizie, decisi a restare nelle nostre ubertose terre assolate. Era il 493.
Considerando l’importanza strategica di Spoleto, si fermarono, la rispettarono, la beneficiarono e Teodorico addirittura appaltò a due ingegneri idraulici, Spes e Domizio, la bonifica degli stagni, che coprivano la pianura.
Gli Ostrogoti pretesero un terzo dei prodotti:
di che restano ancora i toponimi di Terzo Pieve e Terzo San Severo.
Quindi essi si allargavano proprio sulle nostre terre.
Un successore di Teodorico fu Totila, che sistematicamente distruggeva le fortificazioni delle città e dei castelli (547). Assediò per tre mesi Spoleto, mentre le truppe, per sopravvivere, depredavano le nostre campagne. Ma i barbari, che più incisivamente agirono nelle nostre zone furono i Longobardi.
Babaricus et ducatus longobardo in Spoletium
Calarono in Italia anch’essi con esercito e tutto il popolo.
Il re si fermò a Pavia, ma i suoi generali si spinsero fino da noi e oltre Napoli. Faroaldo occupò Spoleto, dove fu fondato (570) il più forte e duraturo ducato longobardo in Italia, che, come entità amministrativa vivrà per dodici secoli.
Barbaricus et culturae hereditatem
Rozzi, ariani, ben presto divennero civilissimi e cattolici e si fusero con le nostre genti. Essi, inizialmente, tolsero un terzo dei prodotti ai vinti. Dominarono fino all’824, quando furono estromessi dai Franchi. Ma ormai si erano assimilati con i nativi e le loro grandi famiglie emersero in Umbria per molti secoli:
così i Postignano, gli Antignano, gli Atti, i Trinci, i Brancaleone, i Conti.
Ognuno di noi potrebbe avere ascendenti tra di essi, oppure tra i Goti o tra i Normanni. Ferocissimi Saraceni e Ungari assalirono Spoleto e dintorni nell’830: la città fu quasi distrutta e la gente emigrò. Le campagne derubate. Nel 1098 arrivarono dalle nostre parti i Normanni e forse una frangia di essi si ferma proprio sulle nostre colline.
ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!
ATTENZIONE! Regole da rispettare per far nascere un confronto di amanti della Storia con l’obiettivo di sperimentare l’arma della valorizzazione Territoriale per la difesa del Retaggio Culturale e il Mos Maiorum.
Reenactor Luca Caponi