Privacy Policy Termini e Condizioni SHARLOTKA RUSSA - Aqvilifer

SHARLOTKA RUSSA

ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!

Inghilterra XIX secolo. La Torta di Mele Sharlotka è stata creata a Londra dal pasticcere e chef francese Marie-Antoine Careme, in onore dello zar Alessandro I. L’Imperatore della Russia, assaggiò e rimase meravigliato da questa divina “charlotte à la Parisienne” ma divenne conosciuta come “Charlotte Russe”.

La ricetta originale era realizzata con una base fatta da savoiardi o pan di spagna, ricoperta di crema bavarese. La Charlotte, veniva servita fredda ai commensali. Durante il periodo sovietico, gli ingredienti cambiarono con l’utilizzo di mele Antonovka, diventando una torta semplice, leggera, morbida e il suo profumo inebriante ad ogni morso. Per quanto riguarda l’origine del nome, troviamo alcune Storie raccontate nella tradizione inglese, che accompagna la Torta di Mele.

  1. La ricetta originale venne ideata dalla regina Charlotte, moglie del re Giorgio III d’Inghilterra;
  2. Il nome deriva dalla parola dell’inglese antico “charlyt”: una torta ripiena di crema;
  3. Amor cortese: lo chef Marie-Antoine Careme, chiamò la torta “Charlotte” come la Lady Charlotte di cui si era innamorato.

Durante il potere politico di Stalin, attuando una campagna “anti-occidentale”,

la torta Charlotte cambio è il suo nome con “Apple Babka”.

La Storia suggerisce, che la ricetta originale venne creata dalla regina Charlotte, moglie del re d’Inghilterra Georg III; un’altra tradizione secolare racconta, che lo chef francese inventò questa torta, battezzandola con il nome Charlotte come la Lady Charlotte di cui si era innamorato.

Durante l’era di Stalin era in vigore

la campagna “anti-occidentale”

quindi questa torta venne rinominata Apple Babka (cioè vecchia signora).

INGREDIENTI per la Sharlotka

  • 1 mela Antonovka;
  • 4 uova;
  • 170 G. di zucchero;
  • 100 G. di farina;
  • succo di limone;
  • Olio Extra Vergine di Oliva o Burro.

Decorazioni

  • Frutta fresca;
  • Zucchero a Velo;
  • Cannella in polvere.

Preparazione della Torta di mele Sharlotka

ARTE CULINARIA RUSSA: Яблочный пирог Шарлотка

Autrice e cuoca della gastronomia russa

del sito web “Cucina a Casa

Olesia Tikhonova

ZAR ALESSANDRO I DI RUSSIA (1801-1822)

Si è aperto il libro di un brillante, magnanimo regno! In esso è scritta la vittoria: la conquista della Finlandia, della Bessarabia, di territori persiani, la sconfitta di Napoleone e degli eserciti di venti nazioni, la liberazione di Mosca, due volte l’occupazione di Parigi, l’annessione alla Russia del regno di Polonia.

In esso è inscritta la magnanimità:

la liberazione dell’Europa, l’intronizzazione dei Borbone in Francia, in Spagna e nelle due Sicilie, la Santa alleanza, Parigi risparmiata.

In esso, l’amore per la cultura si è tradotto nella creazione di sei università, un’accademia e un liceo.

In esso, la misericordia ha scritto azioni ben degne di essa:

soccorso agli sfortunati,

generoso perdono di criminali e persino di coloro che avevano insultato Sua Maestà.

In esso la giustizia ha registrato l’affermazione dei diritti della nobiltà e la legge che concedeva piena libertà all’accusato di difendersi. Tutte le virtù che nobilitano l’uomo e ornano uno zar contrassegnano in questo libro il regno di alessandro. Quanti sovrani di questo mondo sono stati imponenti per potere e gloria, ma quanti sono stati coloro i quali, al pari di alessandro, hanno unito l’umiltà alla possanza e la bontà verso i nemici alle vittorie? alessandro di Grecia! Cesare di Roma! I vostri allori sono macchiati di sangue, è stata l’ambizione a sguainare le vostre spade. Il nostro Alessandro ha trionfato virtuosamente, perché ha voluto instaurare nel mondo la pace dell’anima sua.

Filosofo russo Nikolaj Fëdorovič Fëdorov

Sharlotka dello Chef Marie-Antoine Careme
Chef Marie-Antoine Careme

Marinata di mele

Prendete una bella e succosa mela biologica. Sbucciatela eliminando la scorsa esterna del frutto.

Tagliatela in 4 pezzi, togliete il torso con i semi e tagliatela a fettine.

In una ciotola, marinate le fette di mela insieme al succo di limone.

L’obiettivo è quello di non farle diventare nere.

attenzione! Potete usare mele italiane, adatte per preparare dolci e torte della nonna. In questa particolare ricetta, la qualità di mela viene conosciuta con il nome: Antonovka. La buccia ha una colorazione gallo-verdastra dopo la maturazione e dolce è il suo profumo.

Il ricco ripieno della Sharlotka

Usate un recipiente per iniziare la preparazione dell’impasto.

Rompete 4 uova e versate il contenuto ricco di proteine nel recipiente. armatevi di frusta e sbattete le uova.

Aggiungete lo zucchero, continuando ad amalgamare fino ad ottenere una crema d’uovo spessa e soffice. Prendete la farina e passatela nel setaccio, creando uno strato di neve sull’impasto cremoso. Impugnate un mestolo di legno ed iniziate a maneggiare molto bene, finché la farina verrà assorbita dall’impasto.

Ungere generosamente una teglia con olio extra vergine di oliva.

Mettete metà dell’impasto sul fondo dello stampo.

Adagiate sopra la crema le fette di mele, che avete preparato ad inizio ricetta.

Ultimate la Sharlotka,

aggiungendo l’impasto rimanente sulle mele e lisciare la superficie con l’aiuto di un mestolo o cucchiaio.

Cuocete la torta per 35-40 minuti in forno preriscaldato a 180 ° C.

Terminata la cottura, toglietela dal forno e per due ore, raffreddate la torta.

Attenzione! La Sharlotka di mele, è una delle torte che viene chiamata

dolce al contrario

perché va servita con le mele a vista,

inebriante ai nostri occhi ma gustarla in compagnia di amici e famigliari, sarà divina ad ogni morso.

Prima di servire, decorate la Sharlokta con fettine di frutta fresca o semplicemente, fate nevicare lo zucchero a velo, usando un setaccio e aggiungendo un poco di cannella.

È ottima anche senza l’aggiunta di decorazioni.

ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!

ATTENZIONE! Regole da rispettare per far nascere un confronto di amanti della Storia con l’obiettivo di sperimentare l’arma della valorizzazione Territoriale per la difesa del Retaggio Culturale e il Mos Maiorum.

Reenactor Luca Caponi