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SAN PIETROBURGO: un viaggio nel Medioevo Russo

ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!

San Pietroburgo: un viaggio nel medioevo russo

San Pietroburgo

↣ La Venezia del Nord ↢

San Pietroburgo 27 maggio 1703.

Secondo la leggenda, lo zar pare avesse visto un aquila volteggiare

avvolta da un’aura luminosa e Pietro I il Grande decretò:

<<Qui dovrà sorgere una città>>.

Nasce così la futura capitale dell’impero battezzata Sankt Petersburg dal russo: 

Санкт-Петербург

dal nome del santo patrono dello zar.

Battaglia di Narwa

Tutto ebbe inizio con l’avanzata dell’esercito russo

alla conquista dei territori attraversati dal fiume Neva controllati dall’esercito svedese,

oltre a saccheggiare la città di Narwa.

Il re svedese Carlo XII, attaccò l’esercito russo nella Battaglia di Narwa nel 1701, e fu un disastro militare per le truppe dello zar Pietro I il Grande.

L’obiettivo dello zar, è di aprire una “finestra verso l’Europa“.

Nelle sue riforme militari e politiche,

modernizzò l’esercito trasformando soldati in una “testuggine” di professionisti.

Gli eroici soldati dell’Impero Russo, affrontarono ed ottennero vittoria contro gli Svedesi e i suoi alleati, finché nel 1703 sorgerà una nuova alba: San Pietroburgo

Battaglia di Poltava

Infine, una grande battaglia combattuta a Poltava nel giorno 8 luglio del 1709, quando l’esercito imperiale russo dello zar Pietro I il Grande, sconfisse gli Svedesi ottenendo onore e gloria nel campo di battaglia, valorizzando le sue virtù militari come ufficiale e soldato coraggioso, al fianco delle sue truppe valorose ed eroiche marciando in trionfo nella Madre Patria, come furono i Cesari nell’Impero Romano.

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Un viaggio alla corte dello Zar Pietro il Grande

San Pietroburgo: Pietro il Grande zar di tutte le Russie

La Grande Guerra del Nord

Alessandro di Novgorod 

sconfisse gli svedesi presso la foce della Neva nel 1240,

guadagnandosi il titolo di Nevskij.

Gli svedesi ripresero il controllo della regione nel XVII secolo ma furono spodestati da Pietro il Grande che aveva l’intenzione di fare della Russia una potenza europea

iniziando proprio dalla fondazione di questa città.

All’inizio della Grande Guerra del Nord (1700-1721), Pietro si impadronì degli avamposti svedesi sulla Neva, e nel 1703 fondò la fortezza, poi una cittadella con la cattedrale in onore dei santi Pietro e Paolo sul fiume, a pochi chilometri dal mare.

L’alba di San Pietroburgo

Agli inizi dei lavori, il luogo dove nasceva la città fortificata di San Pietroburgo, era un posto da lupi, in senso letterale: paludoso, deserto, nebbioso, nocivo. Moscerini d’estate, ghiaccio d’inverno, inondazioni catastrofiche ogni autunno.

Lo zar fece abbattere intere foreste e confluire sul posto tutto il pietrame disponibile.

Aveva in mente una città acquatica, una seconda Amsterdam

San Pietroburgo, viene ricordata nel tempo come “La Venezia del Nord“, perla sua somiglianza acquatica e bellezza architettonica. Per i suoi Palazzi d’Inverno e d’Estate, non chiedeva che poche stanze buie e dai soffitti bassi. Altri, come il generale Menšikov, il suo amico più caro, non rinunciarono a un fastoso stile italiano.

San Pietroburgo: la Venezia del Nord

Altri sontuosi palazzi vennero realizzati e portati alla luce sulla riva sinistra della Neva, più elevata e meno a rischio inondazioni, assieme all’Ammiragliato, i cui cantieri diedero lavoro a 5 mila artigiani, e maestosi viali come la Prospettiva Nevskij

Quando Pietro il Grande sconfisse definitivamente gli svedesi a Poltava nel 1709,

la città, che secondo l’usanza olandese chiamò Sankt Pieter Burkh, cominciò a crescere.

Vennero scavati i canali per bonificare le paludi della sponda meridionale e, nel 1712 Pietro il Grande la proclamò capitale, obbligando i funzionari di corte, i nobili e i mercanti a trasferirvisi e a costruire nuove case.

Ingegneria e architettura italiana a San Pietroburgo

Molti contadini

vennero costretti a prendere parte ai lavori, e parecchi di loro persero la vita

per le terribili condizioni in cui versavano.

Architetti e artigiani di tutta Europa furono chiamati in città.

Il progetto urbanistico fu affidato a

un architetto italiano d’origine ticineseDomenico Trezzini. E italiane furono le firme sui palazzi costruiti negli anni: Carlo RossiBartolomeo Rastrelli.

Corte e governo vi si trasferirono nel 1713, malgrado i disagi e il carovita

(tutto costava più che a Mosca per via delle distanze e dei rifornimenti difficoltosi).

Ma già nel 1724 San Pietroburgo era diventata il principale porto russo.

Alla morte di Pietro il Grande nel 1725,

la popolazione cittadina era cospicua e il 90% del commercio con l’estero passava di qui.

Il nome originale Sankt Piter Burkh era in realtà olandese

perché Pietro il Grande aveva vissuto e studiato in quel paese per un periodo di tempo ed era un ammiratore della corte e dell’architettura olandese.

Combattere e costruire per la Madre Patria

Durante il regno di Pietro

un suddito della corona russa non aveva molta scelta 

ironizza il grande poeta russo Josif Brodskij.

O essere arruolato nell’esercito o farsi andare a costruire San Pietroburgo“.

Fu un grandioso e sofferto parto collettivo. Una sfida vinta sulla natura.

Il successore di Pietro il Grande riportò la capitale a Mosca, da dove fu nuovamente trasferita a San Pietroburgo dalla zarina Anna Ivanovna (1730-1740).

Tra il 1741 e il 1825, sotto la corte di ElisabettaCaterina la Grande e Alessandro I,

la città divenne cosmopolita ed ebbe una corte di noto splendore.

Questi monarchi commissionarono molti palazzi, edifici governativi e chiese,

rendendo San Pietroburgo una delle più importanti capitali d’Europa.

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Reenactor Luca Caponi