ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!
Il segreto della Sulammita
Sono Bruna ma graziosa, o figlie di Gerusalemme. Così recita la Sulammita nel Cantico dei Cantici. Perché lei è la sposa di primavera, la rappresentante della grazia di Asherah in forma umana. Condividere con le donne di Gerusalemme i suoi segreti e le accoglie nel suo gregge.
Quelle che vi entrano diventano sacerdotesse nella tradizione nazarena, ossia la tradizione segreta, e sono chiamate con il sacro nome di Maria. La guida di queste donne, quella che è perfetta nella sua saggezza e nella sua grazia, è il baluardo del gregge.
TRILOGIA DELLA MADDALENA
I. Il Vangelo di Maria Maddalena
III. La Stirpe di Maria Maddalena
∞ Autrice Kathleen McGowan ∞
La Sulammita nel Cantico dei Cantici
A una sola donna verrà dato il titolo di Maddalena,
mentre tutte le altre Marie presteranno servizio al suo fianco.
Nero è il colore della sua saggezza,
perché essa è stata oscurata e nascosta dietro il velo, resa irraggiungibile ai non iniziati.
Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa;
giardino chiuso, fontana sigillata.
La mia diletta è la Maddalena Nera, la signora nascosta. Ma ha scelto la parte migliore, lei è l’incarnazione della compassione sulla terra, è la Consolatrice. La mia sposa è intrappolata nel giardino chiuso, la sua fonte perenne di saggezza è sigillata dalle menti ristrette degli uomini che hanno distolto i loro cuori dallo Spirito Santo. non ci sarà pace sulla terrà, finché l’apokálypsis che si avvicina, cioè alla lettera significa: “rimozione del velo della sposa”.
Per salvarci, dobbiamo capire la vera interpretazione di apocalisse. E dobbiamo accoglierla.
O mia Colomba
VIVI COME LA FANCIULLA
AMA COME LA MADRE
PENSA COME LA CRONA
Il velo deve essere sollevato e il volto della sposa scoperto. Poiché lei è Asherah, l’amata di El, che ritorna nel tempo in tutte le sue forme per unirsi al suo sposo. Lei è la regina di Saba, è Maria Maddalena, ed è tutte le donne che rappresentano l’armonia derivante dal ricongiungimento: maschio e femmina, come in cielo così in terra.
O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro.
È compito di tutti gli uomini che serviranno il Signore Dio con tutto il loro cuore e la loro mente, e tutta la loro anima, sollevare questo velo. Spetta a noi consentire alla sposa di mostrare il suo viso leggiadro e far udire la sua voce, che è una melodia di unione. Dobbiamo svegliarci in questo corpo poiché tutto esiste in esso. Dobbiamo lasciare che la sposa si apra a noi, che ci riceva, e che condivida la sua perfetta saggezza attraverso il nostro ricongiungimento.
Io dormo, ma il mio cuore veglia.
Un rumore! È il mio diletto che bussa:
“Aprimi, sorella mia,
mia amica, mia colomba, perfetta mia!”.
Sulammita: la sposa di Primavera
Il Cantico dei Cantici, il nostro dono da parte di Salomone e della sua diletta regina di Saba, è la salvezza dell’umanità. Racchiude in sé la gioiosa riunione del nostro Padre e della nostra Madre celesti, attraverso i loro figli sulla terra.
Racchiude in sé gli ultimi semi della saggezza e dell’amore.
La mia diletta è per me e io per lei.
Ha scelto la parte migliore
e nessuno gliela toglierà.
IL CANTICO DI SALOMONE E DELLA REGINA DI SABA.
Dal Libro dell’Amore,
secondo la trascrizione del Libro Rosso
ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!
ATTENZIONE! Regole da rispettare per far nascere un confronto di amanti della Storia con l’obiettivo di sperimentare l’arma della valorizzazione Territoriale per la difesa del Retaggio Culturale e il Mos Maiorum.
Reenactor Luca Caponi