Privacy Policy Termini e Condizioni APER MENTHAM - Aqvilifer

APER MENTHAM

ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!

Aper mentham

Aper: l’arte Venatoria

Aper Venandi, quam in Umbria 

rappresenta una delle attività venatorie più ammaliante nel territorio.

I cacciatori con i loro fidati segugi, esplorano boschi e sentieri alla ricerca di fagiani, starne, pernici nella speranza di avvistare l’ambito trofeo della battuta di caccia:

il cinghiale tradotto in latino: Aper.

  • Cinghiale Maremmano (Sus scrofa majori);
  • Cinghiale sardo (Sus scrofa meridionalis).

Un invito a visitare ed esplorare, la riserva di caccia nel castello di Montegiove. Avrete a disposizione un perimetro recintato, dove sarà possibile addestrare i cani e cacciare quaglie, fagiani, pernici e cinghiali (in futuro potrete osservare cervi e mufloni), imbracciando l’arma da fuoco: doppietta, sovrapposto, semiautomatico e carabina.

Fucili marchiati a fuoco dall’azienda Leader Italiana BERETTA. La passione e l’amore per la caccia, diventa una strategia difensiva contro la modernità robotica di una industrializzazione globalizzata. Il cacciatore esplora il bosco, ricercando la sua preda ottenendo esperienza e saggezza. Ascoltando la Natura con deferenza verso la Dea Diana, regina della notte, armata di arco e frecce. I cacciatori dell’Impero Romano e per tutto il Medioevo, avevano come arma principale l’arco per uccidere gli animali selvatici. Trasportare la cacciagione della battuta di caccia al villaggio o in città, per poi cucinare la sua carne e utilizzare la pelliccia per realizzare il vestiario, con l’aiuto certosino delle donne. Il Tiro con l’Arco è l’antica arte venatoria usata dai cacciatori moderni, rievocando le tradizioni imperiale delle Aquile Romane.

CONSIGLIO: acquistate un Longbow – Arco Lungo da Guerra Inglese –

nella Bottega di Mastro Arcaio nella città del giglio: FIRENZE.

Ingredienti

  • 1 Kg di cinghiale (preferibilmente spalla o schiena);
  • 2 Cipolle;
  • Strutto;
  • Foglie di Menta;
  • Vino rosso di Montefalco DOC (Denominazione di Origine Controllata).

Preparazione del Cinghiale alla Menta

Prendete 1 kg di cinghiale e tagliatelo a pezzi della grandezza di un uovo. Lessate le cipolle e tagliatele. Sciogliete il grasso di maiale in una padella e rosolate il cinghiale versando il vino rosso, aggiungendo le cipolle e le piccole foglie di menta tritate.

Fate saltare in padella per unire tutti gli ingredienti, donando alla ricetta un tocco magico e inebriante. Decorate questo cibo degli dèi con alcune foglie di menta fresca.

Terminata la cottura, servite ai commensali nel banchetto medievale o semplicemente per impressionare e far meravigliare i vostri amici.

Magari, una bella cacciatriceMiao!

Una ricetta da leccarsi i baffi!

Antichi Spiriti: Simbologia del Cinghiale sulla croce celtica

Britannicus Aper

All’Est è un simbolo spirituale, di saggezza, conoscenza, guarigione, verità, lealtà, messaggero fra il Mondo Sotterraneo e quello umano e rappresenta la classe sacerdotale una qualità di ‘spirito’ in grado di vitalizzare la materia, altrimenti inerte. Il cinghiale, come il Druido, vaga per la foresta solitario o in compagnia dei suoi simili, per ‘scavare’ alle radici dell’albero della conoscenza ed estrarre

il frutto della sapienza proveniente dal Cielo.

Al Sud diviene il portatore di fertilità e vitalità, simbolo della Dea Madre,

la Natura divina della terra legata al ciclo lunare, alla Dea e alla femminilità feconda e aggressiva, ma anche al ciclo solare, agli dèi, alla frenesia riproduttiva maschile e all’aggressività dei guerrieri.

Rappresenta le energie del territorio, il potere della terra che si manifesta come energia vitale. E’ quindi simbolo di abbondanza, nutrimento, ospitalità,

festeggiamenti e riunioni sociali,

fertilità, salute e protezione dal pericolo,

potere e vitalità.

All’Ovest racchiude le qualità dell’iniziazione ai misteri della vita e della morte, del passaggio, della fine di un ciclo e inizio di un altro, alla rinascita.

Al Nord è ispiratore di musica e poesia. Per i Druidi il cinghiale rappresenta il ciclo dell’epoca odierna e simboleggia il polo immutabile (il nord) e l’autorità spirituale.

La costellazione oggi chiamata dell’Acquario, un tempo era quella Cinghiale, considerata sede dell’energia mistica e dell’iniziazione, oggi della spiritualità nascente.

Per i Romani rappresentava simbolicamente l’intera Gallia.

In Aprum Assum Mentham est Marcus Gavius Apicius

Gastronomo e Cuoco Romano

In aprum assum iura ferventia sic:

piper, cuminum frictum, apii semen, mentam, timum, satureiam, cneci flos, nucleos tostos vel amigdala tosta, mel vinum, liquamen acetabulum, oleum modice.

Aliter in aprum assum iura ferventia:

piper, ligusticum, apii semen, mentam, tymum, nucleos tostos, vinum, acetum, liquamen et oleum modice. Cume ius simplex bullierit, tunc triturae globum mitters et agitas cepam et rutae fasciculos. Si volueris pinguius facere, obbligas, si vis, albo ovorum liquido, moves paulatim, aspergis piper tritum et inferes.

I cibi di Roma imperiale di Gianni Gentilini – Edizione Medusa

Dieta Mediterranea

Sito Web: Ricettario Medievale

Ricettario: Assaggi di Medioevo – il ricettario medievale di

Madonna Kathassia da Florentia

Blog Aqvilifer: Ricette e Tradizioni del Fantasma

ATTENZIONE: Leggere è Conoscenza!

ATTENZIONE! Regole da rispettare per far nascere un confronto di amanti della Storia con l’obiettivo di sperimentare l’arma della valorizzazione Territoriale per la difesa del Retaggio Culturale e il Mos Maiorum.

Reenactor Luca Caponi